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Charlie Says: Mary Harron porta al cinema la vita di Charles Manson

A Tarantino sono mancate le palle, per fare un film su Charles Manson. Sì, lo so, Once Upon a Time in Hollywood lo aspettate tutti ma io sono arrabbiata con te, Quentin, perché mi avevi promesso un film su Manson e invece rischio di ritrovarmi davanti l’ennesimo Two Men Show di Brad Pitt e Leonardo Di Caprio. Anche no, ragazzi, lo sappiamo che siete bravi, ma adesso basta.

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Menomale, però, che a trarci in salvo c’è Mary Harron (proprio lei, la regista di American Psycho), che dopo aver girato i migliori festival di tutto il mondo (tra cui Tribeca e Venezia), dal 22 Agosto porterà nelle sale, grazie a No.Mad Entertainment, Charlie Says, un trip allucinogeno e allucinante nella mente del più spietato serial killer da che l’uomo ha memoria (così spietato che pare non abbia ucciso nessuno, con le sue stesse mani).

E mentre la gente storce il naso chiedendosi chi sarà mai l’attore che interpreterà Manson nel film di Once Upon a Time in Hollywood (ruolo che, ricordiamolo anche se fa male, sarà più marginale che mai), Mary Harron fa il giro largo e chiede a Matt Smith di trasformarsi nell’uomo più inquietante e disturbato della nostra epoca. Il risultato è sorprendente, potete guardare con i vostri occhi.

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Questo film – dichiara la regista – non è un’opera a difesa delle colpevoli. Ho cercato di comprendere come e perché queste giovani donne siano arrivate a fare cose terribili. Il film è una storia drammatica sugli anni Sessanta. Ha attinenza con i giorni nostri e la gente troverà dei parallelismi con eventi di oggi, ma parla anche di questioni senza tempo, di abuso e dominio, cose che sono successe nelle famiglie, nelle relazioni e nelle società nel corso della Storia”.

Scritto dalla sceneggiatrice di Go Fish, Guinevere Turner, Charlie Says prova ad analizzare nel modo più imparziale e sterile possibile le ragioni che si nascondono dietro una delle manipolazioni mentali più potenti della storia. Chi era Charles Manson? Qual era il suo reale fascino e perché è riuscito a spingere all’omicidio tutta quella gente? Da chi era formata la sua numerosa e problematica “Famiglia”?

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Tutto questo – e molto altro – dal 22 Agosto al Cinema. Non vediamo l’ora, grazie Mary.